A meno di un anno dall'introduzione dei notebook nel mercato italiano, il produttore coreano presenta i nuovi modelli, serie Eclipse, aggiornati nella piattaforma, Centrino 2, e nel design, ripreso dalla nuova linea di televisori, con il colore rosso cangiante all'estremità che sfuma nel nero lucido. Il tutto in attesa delle soluzioni ultramobili che faranno la loro comparsa in autunno e che porteranno anche Samsung nel mercato aperto dall'Eee PC di Asus, su cui sempre più società stanno puntando.
Obiettivo per questo anno sono 120.000 pezzi, e questo fa capire come Samsung si stia muovendo con prudenza, almeno in questa fase, senza l'impeto che ha permesso di ottenere gli ottimi risultati nel mondo dei televisori LCD, delle stampanti laser a colore o dei telefonini. Una prudenza dettata dalla ricerca di una crescita costante, facendo conoscere l'offerta e posizionando correttamente i prodotti nella grande distribuzione e sul mercato italiano, in cui svettano con quote difficilmente raggiungibili HP ed Acer.
Ma Samsung può vantare il fatto di essere l'unico produttore a sviluppare e produrre in proprio i principali componenti del notebook, se si eccettua il processore di sistema, quello grafico e il sistema operativo. E la fabbrica di Shuzou in Cina, con una capacità di 4 milioni di pezzi all'anno, è di proprietà del colosso coreano, che quindi evita le commesse a terze parti come la quasi totalità di produttori di notebook è costretta a fare. Questo per dire che una volta consolidata la presenza sul mercato, la ricerca di quote in tempi brevi sarà un passo scontato. Ma vediamo più nel dettaglio come si compone la gamma Eclipse, basata sulla nuova piattaforma Montevina di Intel.
I nuovi modelli della serie Eclipse sono sia classici notebook, denominati serie R, con schermi a 17 e 15 pollici e due più piccoli, serie Q, con i quali Samsung sta portando i notebook compatti ma completi di lettore ottico e componentistica di ultima generazione a prezzi più accessibili rispetto ai costosi subnotebbok. Questi ultimi sono i modelli Q310 e Q210, con schermi da 13" per il primo e 12" per il secondo. I prezzi a seconda delle configurazioni vanno da 799 a 899 euro.
Nella serie di notebook tradizionali troviamo invece R710, schermo da 17 pollici e basato su Centrino 2 con chip grafico integrato di Nvidia 9300/9600, ben 4 GB di RAM DDR3, più veloce e meno dispendiosa nel consumo della batteria rispetto alla DDR2, schermo a 17 pollici e Windows Vista. Il prezzo di partenza sarà di 1199 euro.
Con lo schermo a 15,4 pollici, che in Italia è la dimensione più venduta con l'80% del mercato, troviamo invece l'R560, 1.199 euro, sempre basato su Centrino 2 e con memoria fino a 4 GB DDR3. Anche in questo caso abbiamo chip video di Nvidia e Windows Vista. L'altro notebook, R510, non ha colorazione Eclipse ma è argento, ed è destinato a dar battaglia sui volantini come primo prezzo, partirà infatti da 599 euro nella configurazione con CPU Core 2 Duo e grafica integrata di Intel ma con modulo wireless Atheros.
Tutti i modelli avranno il connettore HDMI, una porta video che consente il collegamento a televisori di LCD in alta definizione, e, tranne che per il modello 510, il dispositivo ottico sarà un masterizzatore di DVD con la capacità di leggere dischi Blu-ray. Due componenti che permettono di utilizzare il notebook anche come strumento di condivisione dei contenuti multimediali all'interno delle case, creando così un ecosistema in cui il portaile è il punto di congiunzione con i prodotti di elettronica di consumo come televisori LCD, fotocamere e videocamere.
